Dr Jekyll e Mr Hyde

Pubblicato il da Gioia Mulas

jekyll1  Un senso di vuoto e di apatia mi ha attanagliato lo stomaco questa mattina…

Quel vuoto che sai da cosa può essere causato, ma, che allo stesso tempo non riesci a dargli una vera spiegazione.

Vivo nell’ombra di me stessa. Due persone in una. Non una cattiva e una buona, no…

Una allegra, sorridente, serena, spensierata, sembrerebbe quasi priva di problemi. Quella che si presenta la mondo, ai suoi amici, ai suoi familiari, carica di energia, sempre col sorriso sulle labbra.

La donna capace di superare qualsiasi ostacolo, senza nessun problema…

Ma sono io questa? Sono realmente così forte? Sono realmente capace di essere felice, innanzi tutto per me stessa?

 

NO

 

Sono la seconda me stessa…

Fragile, triste, con un vuoto totale, un disinteresse generale di tutto ciò che le accade.

L’assurdo della situazione?

L’assurdo è che mi sento così perché i problemi mi attanagliano, s’insinuano nella mia mente, come fossero fantasmi. Non li vedo, li percepisco. Mi divorano l’anima…

E quando cerco di pensarci per trovare una soluzione, non li trovo, non li vedo.

So che sono la, continuano a dannarmi, ma non riesco a prenderne atto concreto, reale…

 

Mi ritrovo intrappolata in me stessa, in quella me stessa che aborro, che nego a priori tutte le volte che guardo gli occhi dei miei familiari, tutte le volte che vedo la tristezza negli occhi degli altri, il non riuscire a lottare per un sorriso, perché la voglia di sorridere svanisce anche se solo ti azzardi ad accendere la televisione.

Mi sforzo, seppur nella finzione, sorrido e do coraggio, il coraggio di vivere, il coraggio di trovare il lato positivo delle cose…

Una finzione che è solo apparente… una finzione che dura fino a quando non mi ritrovo di nuovo sola con me stessa… sola con quel vuoto interiore… sola con la colpa di essere venuta al mondo…

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