Follia, pensieri, parole, immagini, sogni…. (Racconto)

Pubblicato il da Gioia Mulas

 

Tutto è svanito nel nulla. Dileguato nel buio profondo, nella coltre nebbia.

Tutto, in un attimo, un istante.

Quell’istante, che pareva un’eternità.

Quell’istante è riuscito a cancellare qualsiasi cosa, senza neanche rendertene conto, senza, forse, capire perché.

Quelle due parole lette, rilette, rilette ancora…

Non poteva essere vero. Eppure erano li, sotto ai tuoi occhi, nero su bianco, impresse, impossibile da cancellare.

Un istante per cambiare la tua vita, per cambiare i tuoi desideri, per cambiare…

Eppure, nonostante tutto, non hai avuto reazione.

Sei rimasta li impassibile.

Poi, come se niente fosse, hai riordinato, lavato i piatti, senza pensare, senza avere il coraggio di ragionare.

Hai aspettato ore e ore e ore…

Perché?

Volevi capire, volevi sapere, ma ti mancava il coraggio. Quel coraggio che si assenta nelle persone ferite, quel coraggio codardo che non osa chiedere…

Tu ferita, ti sei sentita in colpa… Tu ferita, ti sei vergognata…

Dove ho sbagliato?

La tua unica grande reazione è stata quella di capire, di voler sapere perché, insieme a lui, insieme a colui che ti aveva fatto star male, il…. Perché.

 

 La cosa più comica sai qual è stata?

Quando, sempre per capire, hai cercato di assecondare ogni suo desiderio, trasformandoti in una “cosa” che non eri.

Tu, senza possibilità di sfogo, ti sei venduta  a lui.

Tu, che piangevi in silenzio, hai messo da parte il tuo pudore.

Tu, ferita senza ragione, sei stata al suo gioco, ai suoi desideri più nascosti, …

 

 E adesso?

Adesso sei sola più di prima. Già, perché prima avevi una ragione di vita, che adesso non hai.

Perché prima ti sentivi scaldata, coccolata, vezzeggiata. Adesso… ne faresti ameno, ma, tu, donna dai vecchi principi, tu donna disillusa, preferisci tacere, preferisci morire dentro, piano, lentamente, sapendo che in questo modo non hai via di scampo.

Per cosa poi? Per chi poi?

Ormai i tuoi desideri sono sogni lontani. Il tuo essere donna non ti appartiene più, non sai più cosa vuol dire essere donna.

 

Sei sola con te stessa senza reazione a ciò che ti circonda. Ciò che fai… va semplicemente fatto, senza emozione, senza sentimento senza trasporto.

Tu, un’ombra nella luce che non risplenderà più.

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