Aggiornato - La #follia dei #politici continua: #sindaco di Novi di #Modena toglie pasti agli sfollati

Pubblicato il da Gioia Mulas

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Comunicato del sindaco di Novi di Modena

È quanto si legge in un articolo pubblicato su Modena Today. Ormai ha fatto il giro dei social!

MA io son rimasta talmente sbigottita, incredula, senza parole quasi (quando mai rimango senza parole!),

da non poter fare a meno di parlarne.

 

Dopo l’ennesima presa in giro politica, qualche giorno fa ho parato della multa di 140 € a chi viveva in tenda per paura del terremoto, arriva un altro “regalo” da parte di sindaci poco sensibili, che pensano più ai soldi che allo stato d’animo di quelle persone che hanno perso la casa, che si ritrovano in  tende comunitarie, al caldo, nonostante i condizionatori che poco riescono a fare col  caldo torrido che si moltiplica sotto le tende.

 

L’ennesima bastonata, proprio da coloro che dovrebbero capire il cittadino, perché in primis sono cittadini.

 

Infatti, il sindaco di Novi di Modena, sicuramente moglie, sicuramente madre, ha preso la decisione di dare un  dolce comunicato ai suoi cittadini, in cui annuncia, senza chance di poter replicare, che dal 21 giugno sono sospesi i pasti agli sfollati, sia a Novi che a Ravarino. Secondo lei e il suo comunicato, bastano le tende messe a disposizione per aver l’anima pulita e dichiarare che i soldi dei pasti saranno utilizzati per la ricostruzione.

 

Mi chiedo gli sfollati dove cucinano? All’interno della tenda creando ancor più calore? O meglio vanno al ristorante a mangiare, così che, con gli stipendi bassi, si hanno ancor meno possibilità di ricostruir casa a ristrutturare? Senza considerare che molti hanno perso il lavoro!

 

Continuane le beffe… continuano da parte dei politici che stanno al governo… continuano da parte di quei sindaci eletti dal popolo, che dovrebbe essere sovrano…

 

…. E il popolo continua solo a parlare… purtroppo!

 

AGGIORNAMENTO:

Dopo una discussione con un utente, che dice che è tutto falso " In tendopoli i pasti vengono distribuiti", mi chiedo:

Chi non vive in tendopoli, e ha casa non agibile, cosa deve fare? Deve essere messo nel dimenticatoio?

Sono persone o bestie?

Possiamo NOI giudicare la reazione di quelle persone impaurite?

Chi usufruiva dei pasti, pur non abitando in tendopoli, probabilmente non aveva la forza di mettere una pentola nel fornellino... probabilmento anche solo un colpo di tosse altrui, lo fa sobbalzare... per questo non ha diritti come cittadino italiano?

Vorrei comunque sottolineare che nel comunicato si parla di tutti i cittadini e non di parte. Se le cose nel fratempo sono cambiate, perché qualcuno si è ravveduto, SONO FELICE, ANZI MI AUGURO CHE SIA COSI', per il bene di tutti e per dimostrare che ciò che è scritto su in alto è tutto falso!

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